Un problema che deve essere risolto a livello internazionale. A noi resta solo la facoltà di affrontare il lato umanitario di questa drammatica vicenda. Chi fugge da fame, guerra e malattie, chi accetta di impegnare tutto ciò che possiede per pagare cifre esorbitanti per fuggire da una realtà drammatica, chi subisce (pur di cercare una speranza) violenze ed angherie di ogni tipo ( senza contare il rischio di finire assassinato, violentato o abbandonato in mare) nella speranza di trovare un futuro ( badate bene UN FUTURO senza aggettivi!), non sarà certo fermato dai muri. Che siano essi reali ( come quello che vuole costruire l'Ungheria ) o ideologici ( come quelli che stanno cercando di costruire tutti gli xenofobi europei).
Invece di sprecare energie in pratiche assurde sarebbe il caso che tutti coloro che hanno responsabilità di rappresentanza si sforzassero di capire le ragioni di questo esodo biblico e cercassero con buona volontà di spiegarle ai cittadini e di trovare soluzioni VERE e non scorciatoie populiste e demagogiche.
Ho chiesto al PD locale e territoriale di organizzare una iniziativa che, spiegando ed approfondendo seriamente il tema, facesse da contrappeso all'egemonia politica e culturale xenofoba che si sta manifestando anche in terre di tradizione solidaristica come le nostre.
Perché sono convinto che con la conoscenza si possa sconfiggere la paura dell'ignoto. Credo che, al di là dell'espressione di liste e candidature, un Partito debba servire a questo: fare crescere le coscienze, fornire elementi di reale conoscenza e battagliare contro impostazioni ideologiche avverse.
Insomma un Partito DEVE FARE POLITICA, al di là di ciò che fanno ( bene o male che sia) le amministrazioni che esprime. Non ho ricevuto risposta. Non ho visto ancora una presa di posizione decisa a livello locale. Per ora solo silenzio e solo le parole Istituzionali del Sindaco. E' legittimo preoccuparsi? Se, qui da noi, non risponde il PD, chi lo deve fare? Io non frequento la Chiesa, non so nemmeno se posso in qualche modo considerarmi un cattolico o un buon cristiano ( della fede non mi sono occupato nella mia vita), ma so che condivido pienamente ciò che va ripetendo Papa Francesco.
Chissà se quei buoni cristiani che tutte le domeniche vanno a messa e poi, invece di praticare la carità cristiana, predicano l'esclusione e l'intolleranza, ne ascolteranno le parole e si faranno un esame di coscienza. Lo spero. Ma la speranza non basta. Bisogna agire. Qui ed ora.