Cultura & Società
Pasolini "sacer"
Il 2 novembre del 1975, esattamente quarant’anni fa, all’idroscalo di Ostia, accadeva qualcosa di estremamente tragico nel panorama intellettuale italiano degli anni Settanta: perdeva la vita barbaramente, in circostanze ancora oggi poco chiare, un uomo che ha saputo raccontare come nessun altro la mutazione antropologica in atto dall’ultima metà del ventesimo secolo. Pier Paolo Pasolini, un intellettuale poliedrico e scandalosamente contraddittorio, profondamente consapevole della sua scissione interiore, che lo rendeva estremamente umano. Nei suoi film dedicati al mito la natura duale e tragica dell’uomo emerge con una forza dirompente. E la scelta di parlare di Edipo e Medea attraverso le immagini cinematografiche anziché tramite la scrittura è frutto di una grande riflessione sulla natura metastorica del mito e sulle potenzialità del cinema come mezzo espressivo unico per insinuarsi pienamente nelle pieghe del reale e mostrarlo in tutta la sua scabrosa complessità.
XXV Aprile - Liberiamo le nostre energie
Orzinuovi, Brescia. A settant’anni dalla liberazione dal nazi-fascismo Orzinuovi dedica due settimane di mostre ed eventi alla Rocca San Giorgio. “Liberiamo le nostre energie” a cura di Giorgio Ferrari si preannuncia una manifestazione densa di emozioni, non solo per ricordare ma per raccontare gli eventi di quel giorno, il 25 aprile del ’45, anzi per Orzinuovi fu in realtà il 26 aprile, quando in piazza arrivò la notizia della resa tedesca che decretava la fine della guerra.