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Uomo, natura e gioia di vivere
Questo è il titolo della mostra di pittura, organizzata da Communitas in collaborazione con il Comune di Orzinuovi, che occuperà le sale espositive della Rocca San Giorgio di Orzinuovi dal 20 dicembre al 6 gennaio. Un titolo molto evocativo in un momento storico oscuro come l’attuale, ma anche una affermazione della vita sulla morte.
Primo Levi, scrittore poliedrico
Un paio di mesi fa è uscito in libreria, edito da Guanda, Primo Levi di fronte e di profilo, un libro dello scrittore, saggista e docente universitario Marco Belpoliti dedicato all’intera opera di Primo Levi. Il titolo è suggestivo e quanto mai paradigmatico per introdurre il lettore nell’universo dell’opera di un autore estremamente complesso ‒ semplice solo all’apparenza e ad una lettura superficiale ‒ la cui figura geometrica rappresentativa non potrebbe essere altro che un poliedro.
Pasolini "sacer"
Il 2 novembre del 1975, esattamente quarant’anni fa, all’idroscalo di Ostia, accadeva qualcosa di estremamente tragico nel panorama intellettuale italiano degli anni Settanta: perdeva la vita barbaramente, in circostanze ancora oggi poco chiare, un uomo che ha saputo raccontare come nessun altro la mutazione antropologica in atto dall’ultima metà del ventesimo secolo. Pier Paolo Pasolini, un intellettuale poliedrico e scandalosamente contraddittorio, profondamente consapevole della sua scissione interiore, che lo rendeva estremamente umano. Nei suoi film dedicati al mito la natura duale e tragica dell’uomo emerge con una forza dirompente. E la scelta di parlare di Edipo e Medea attraverso le immagini cinematografiche anziché tramite la scrittura è frutto di una grande riflessione sulla natura metastorica del mito e sulle potenzialità del cinema come mezzo espressivo unico per insinuarsi pienamente nelle pieghe del reale e mostrarlo in tutta la sua scabrosa complessità.